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 Prestazioni, doping e limiti: 

il senso dello sport e il senso della vita

 

 

Le ragioni di un progetto

 

Le biotecnologie stanno gradualmente modificando la percezione che l’uomo ha di se stesso, del proprio rapporto con gli altri e della società in cui è inserito. Le possibilità di intervenire in modo sempre più radicale sul proprio corpo, ampliandone le capacità ed aumentandone le prestazioni – tanto sul piano fisico quanto sul piano cognitivo – inclinano infatti verso una visione strumentale del corpo, assunto come oggetto manipolabile in base ai desideri individuali.

Nel contesto di una riflessione che metta a tema il rapporto uomo-tecnica, risulta di particolare interesse concentrare l’attenzione sulle possibilità (e sulla liceità) di potenziare artificialmente il corpo umano nel contesto della pratica sportiva. Attraverso una riflessione sul doping, infatti, è possibile cogliere con grande chiarezza i problemi etici connessi alla volontà di perfezionare la natura umana. Non solo. Sostare sulle ragioni che spingono non solo il professionista ma anche, e soprattutto, il semplice amatore a fare ricorso al doping, consente di porre al centro della riflessione il senso e il valore attribuito all’attività sportiva e di quelle pratiche (in primis la medicina) che ordinariamente la supportano.

Lo sport è, o dovrebbe essere, ad un tempo, buona pratica di vita e metafora efficace per l'educazione alla vita buona; ma lo sport è, anche, uno specchio attraverso il quale osservare le criticità della società contemporanea. Riflettere seriamente sul doping sportivo significa dunque interrogarsi sull’umano nella sua integralità.

 

 

Partner progettuali

 

• Promotore: Istituto Jacques Maritain in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Udine.

 

• Col patrocinio di: Università di Udine, Comune di Udine, Arcidiocesi di Udine, Centro Studi Associazione “La Viarte onlus”, Scuola dello Sport del CONI regionale FVG, CUS di Udine, CUS di TRIESTE, FIASP di Udine.

 

• Con il contributo di: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Banca di Credito Cooperativo di Udine

 

 

Programma

 

• mercoledì 13 novembre2013  (dalle 15 alle 18) - Università di Udine,sala Florio di Palazzo Florio

In perfetta forma.  Curare o migliorare: dove corrono le frontiere della medicina?

Interverranno: 

- Luca GRION(docente di Filosofia morale presso l’Università di Udine)

- Vittorio Possenti(già docente di Filosofia politica presso l’Università di Venezia e membro del Comitato Nazionale di Bioetica) 

- Francesco PIANI(psichiatra, direttore del Dipartimento delle DipendenzeASS n. 4 "Medio Friuli")

 

 

mercoledì 27 novembre 2013 (dalle 15 alle 18) – Università di Udine,sala del Pianoforte di Palazzo Caiselli

La caduta degli dei.  Il successo nelle prestazioni e il fallimento del doping: quando divorziano cultura sportiva e ritrovati tecnoscientifici?

Interverranno:

- Tommaso REATO(già membro della Nazionale italiana di rugby ed ex capitano del Rovigo rugby)

- Pietro Enrico DI PRAMPERO  (professore emerito di Fisiologia presso l’Università di Udine)

- Tiziano Agostini(ordinario di Psicologia generale dell’Università di Trieste)

 

 

giovedì 12 dicembre 2013 (dalle 15 alle 18) – Salone del Parlamento del Castello di Udine

No limits? Ritirarsi, lasciare, fallire: parole impronunciabili o verbi che fanno scuola?

Interverranno:

- Pietro Trabucchi(docente di Coaching presso l’Università di Verona e psicologo delle Squadre Nazionali di ultramaratona) 

- Alessandro Donati(ex Tecnico della Nazionale di atletica, oggi consulente WADA) 

- Santo Davide FERRARA(ordinario di Medicina legale presso l’Università di Padova, esperto di antidoping)