CHI HA PAURA DEL POSTUMANO?

Vademecum dell’uomo 2.0 (2021)

Questo libro vorrebbe offrire un contributo alla riflessione sul senso umano della tecnica in un tempo in cui quest’ultima è motivo di fervente entusiasmo e, al tempo stesso, di crescenti timori. Più ancora: vorrebbe aiutare a comprendere le ragioni di quanti ritengono che l’impetuosa accelerazione del progresso tecno-scientifico potrà dischiudere una nuova era, nella quale sarà possibile prendere congedo dai limiti e dalle vulnerabilità che caratterizzano l’umanità così come conosciuta sino a ora ed edificarne una nuova e migliore. È questo, infatti, l’obiettivo del movimento post-umanista, un arcipelago variegato di sigle e di autori accomunati dalla fiducia nel valore emancipatore della tecnica e nella possibilità, grazie a essa, di costruire una nuova umanità.

 



LA SFIDA POSTUMANISTA

Colloqui sul signbificato della tecnica (2012)

Gli antichi consideravano la fragilità e il limite come tratti costitutivi dell’essere umano. La vita buona consisteva pertanto nella capacità di vivere virtuosamente tale condizione finita. La modernità ha cominciato invece a considerare il limite e la fragilità come ostacoli frapposti alla conquista della felicità. Alla vita buona si oppone dunque l’ideale di una vita perfetta. Oggi i progressi congiunti della genetica, delle nanotecnologie e della robotica fanno immaginare la possibilità che quell’utopia possa davvero realizzarsi conducendo, in un prossimo futuro, a una trasformazione radicale dell’essere umano. Il postumanesimo è la filosofia che scommette sulla realtà di questo progetto e che individua nel potenziamento delle capacità fisico-cognitive e nella vittoria sulla morte mete concrete a cui guardare con fiducia. Ma qual è il senso di tale direzione di marcia? L’uomo, imperfetto e vulnerabile, è davvero antiquato? Questo libro si propone di rispondere a simili domande, offrendo un quadro esaustivo del ricco dibattito che contrappone il movimento postumanista ai suoi critici.


Altri scritti (selezione)

 

 

ETICA DEGLI ALGORITMI

 

Etica delle macchine e responsabilità umana. La morale al tempo dell’IA, in A. Albanese, L. Guffanti Pesenti, S. Tommasi, Il diritto privato nell’economia digitale, Giappichelli Editore, Torino, 2025.
 
Le sfide etico-politiche dell'intelligenza artificiale, in R. Corbellini, D. Molinari (a cura di), Multiverso. Trans, Forum Edizioni, Udine 2024, pp. 100-106.
 
Alla ricerca di regole condivise per governare l’IA, in “Dialoghi”, 1, 2024, pp. 76-80.
 
Le sfide dell’intelligenza artificiale, in “Dialoghi”, 4, 2023, pp. 72-77.
 
Una macchina può essere “intelligente”?, in “Bene Comune”, 12/2023, disponibile on line su www.benecomune.it.


Etica delle macchine. Ripensare il senso dell’umano al tempo dell’IA, in L. Taddio, G. Giacomini, Filosofia del digitale, Mimesis, Milano-Udine 2020, pp. 189-204.

 

Ethics in the age of robotics revolution, in “Cosmopolis”, IX, 2/2013, rivista online: http://www.cosmopolis.globalist.it/ (ISSN 1828-9231).
 

POSTUMANESIMO E DINTORNI


Post human e gene editing: riflessioni su perfezione e senso del limite, in “Medicina e Morale”, 4, 2019, pp. 423-436.
 
Guerra ai limiti. Sulle filosofie dell’immortalità terrena, in “Acta Philosophica”, 26, 2017, 2, pp. 285-306.
 
Il filo rosso tra futurismo ed estropianesimo. Quando le immagini del futuro possibile ci parlano del tempo presente, in “Ho Theológos”, 1-2, 2014, pp. 47-64.
 
Postumanesimo: un neognosticismo?, in “Hermeneutica”, 2012, pp. 333-352.
 
Sul senso del limite. Riflessioni su umano, post-umano... e pratica sportiva, in C. Danani, D. Pagliacci, S. Pierosara (a cura di), Nel segno della cura del bene. Scritti in onore di Luigi Alici, EUM, Macerata 2022, pp. 251-262.
 
Guida rapida al transumanesimo, in D. Pagliacci (a cura di), Umano, disumano, postumano, Aracne Editrice, Roma 2017, pp. 61-81.