La storia della velocista sudafricana Caster Semenya, quella della pugile algerina Imane Khelif e di tante altre atlete intersex e transgender hanno acceso un dibattito complesso e spesso infuocato: possono competere nelle categorie femminili? E, se sì, a quali condizioni?
Non esistono risposte semplici, né soluzioni che mettano tutti d’accordo. In gioco non ci sono solo medaglie e record, ma ildiritto di ogni atleta a sentirsi riconosciuta e accolta. Agonismo,inclusione ed equità sono valori fondamentali dello sport, ma nella pratica sembrano entrare in conflitto.Come garantire un campo di gara che sia al tempo stesso giusto einclusivo? Questo libro esplora il tema con rigore e sensibilità, offrendo strumenti per comprendere una delle sfide più attuali dellosport contemporaneo.
Perché correre? Per quale motivo milioni di persone dedicano le loro energie a questa passione? Cosa possiamo imparare dai chilometri che ogni giorno percorriamo sotto la pioggia o alle prime
luci del mattino? Rispondere a queste domande significa dare forma a una vera e propria filosofia del running, delineata per la prima volta in questo libro di Luca Grion.
Per ascoltare le lezioni che la corsa di resistenza può insegnarci è necessario mettere a riposo le gambe e passare il testimone alla ragione, per rimetterci poi in moto con una nuova
consapevolezza. Perché correre, oltre a essere una filosofia di vita, è anche metafora stessa del vivere.
Per discernere, anche in ambito sportivo, il giusto dall’ingiusto, ciò che è bene da ciò che è male, ciò che è desiderabile da ciò che non lo è, dobbiamo prima conoscere l’oggetto su cui stiamo ragionando. Se parliamo di sport, ci rendiamo facilmente conto che, al di là di una illusoria familiarità d’uso, siamo in forte imbarazzo quando ci viene chiesto di darne una definizione precisa. Serve dunque una “ontologia regionale” che ci aiuti a conoscere meglio quello strano territorio che chiamiamo gioco e, in relazione ad esso, quella singolare pratica che chiamiamo sport.
Per farlo utilmente abbiamo bisogno di una guida affidabile e Bernard Suits è l’autore giusto, ormai un classico, da cui muovere. Questo volume contiene tre saggi del filosofo statunitense proposti per la prima volta ai lettori italiani.
Lo sport rappresenta un potente veicolo formativo, capace di incidere sugli stili di vita e sulle modalità di pensiero delle persone. Affinché la lezione dello sport sia realmente positiva, è però necessario che tale ruolo educativo sia riconosciuto e incoraggiato. Se ciò non avviene, la pratica sportiva continua a veicolare valori, ma corre il serio rischio di favorire il diffondersi di quelli negativi. Vincere diventa così l'unica cosa che conta e questo apre la strada a tutta una serie di pratiche e comportamenti palesemente antisportivi, doping in primis. Il volume, dedicato al rapporto tra sport, valori e inclusione sociale, vuole contribuire alla promozione di una rinnovata cultura sportiva. A tal fine si propone di mettere al servizio di associazioni, scuole e istituzioni sportive le competenze necessarie a fare della pratica sportiva una reale occasione di crescita umana e civile.
Questo libro è dedicato al gioco del baskin, ma non vuole essere un manuale per addetti ai lavori, né una guida utile, soltanto, a quanti intendono avvicinarsi a questa nuova disciplina sportiva. La mira di questo lavoro, infatti, vorrebbe essere diversa e il titolo ci offre una chiara indicazione di marcia: riflettere sul tema dell’inclusione e farlo in modo esigente, per metterne a fuoco tanto il potenziale ancora latente, quanto le criticità che ne ostacolano una piena espressione.
Certo, questo è anche un libro sul baskin, sulla sua storia, sulla sua filosofia e, soprattutto, su ciò che può insegnarci per rendere il mondo dello sport più ospitale e attento ai diritti di tutti. Quanti non sapessero proprio nulla di questo gioco, quindi, potranno trovare anche tutte le informazioni essenziali per farsi un’idea di questa nuova pratica sportiva.
Avventurarsi nel mare aperto dello sport di domani non è facile: nessuno ha la sfera di cristallo, nessuno ha risposte, né certezze, in questo tempo ripartenze. EPOS. Lo sport, grazie all'universalità e all'immediatezza del suo linguaggio, è diventato una delle più potenti forme di epica moderna. ETHOS. Non esiste uno sport neutro dal punto di vista valoriale. Vissuta con costanza e serietà, la pratica sportiva è intrisa di una profonda dimensione etica. PAIDEIA. Lo sport moderno esprime al meglio, nel contesto educativo i propri valori. POLIS. Lo sport riveste un ruolo importante all'interno della collettività, e deve assumersi la responsabilità sociale che questo comporta.
L’arte dell’equilibrista esplora i principali ingredienti della pratica sportiva: fatica, impegno, coraggio, agonismo, amicizia, lealtà, sfida personale; ma anche imbroglio, doping, egoismo, narcisismo. Come un equilibrista, sempre esposto al rischio della caduta, l’atleta deve infatti dimostrarsi capace di contemperare i molti valori che rendono gustosa la pratica sportiva, senza lasciarsi tentare da ricette troppo semplici.
Lo sport, accanto al suo valore salutistico, rappresenta un potente veicolo formativo, capace di incidere in profondità sugli stili di vita e sui modi di pensare delle persone. In particolare lo sport concorre alla formazione del carattere: insegna il valore della disciplina e l’importanza della tenacia per conseguire risulta importanti, promuove l’amicizia e l’inclusione sociale, sostiene e incrementa il senso di autoefficacia, educa all’autonomia e alla responsabilità. Affinché ciò accada realmente, è però necessario che tale ruolo educativo sia riconosciuto e incoraggiato.